Tendenze Moda 2023 – Ritorno al minimalismo

2 Mar, 2023Analisi tendenze2 commenti

Tendenze moda autunno inverno 2023/24 – Recession Core: Perché la moda torna alla semplicità e alle linee essenziali? In che modo i periodi di crisi economica influenzano la moda? È davvero così negativo questo Ritorno al minimalismo? Come si sta al passo con le tendenze in un periodo di recessione? Ecco 6 semplici consigli per un guardaroba semplice ed elegante.

Tendenze moda autunno inverno 2023-24

 

Recession Core: Perché la moda è sempre più minimal?

Moda, architettura, design e beauty trends, tornano tutti alla semplicità e alle linee più essenziali. Sono diversi i segnali che da tempo indicano un ritorno al minimalismo, le cause sono diverse tra cui la ricerca di capi più comodi e sostenibili. Tuttavia la principale è sicuramente il periodo storico di crisi economica che stiamo vivendo. Sempre più persone negli ultimi anni stanno cambiando direzione d’acquisto e cercano di semplificare il proprio guardaroba, riducendo il disordine e concentrandosi sulla qualità piuttosto che sulla quantità dei propri vestiti.

È risaputo che i cambiamenti sociali influenzino la moda e, nei periodi di recessione, i fashion buyer (responsabili degli acquisti per le aziende), tendono a puntare su pezzi che hanno avuto più successo in passato, una strategia che permette di evitare bruschi cali nelle vendite. In questo periodo, oltre alla ridotta disponibilità finanziaria, le persone si preoccupano molto per l’inquinamento e la sostenibilità dei capi, per questo motivo tenderanno a optare per pezzi meno stravaganti, più versatili e durevoli.

Tra i consigli più diffusi per seguire quest’ondata, ritroviamo un concetto diventato popolare circa nel 2010 in un periodo molto simile a quello attuale (la crisi finanziaria del 2008), ovvero quello di creare il proprio capsule wardrobe. Il concetto esprime perfettamente le ideologie minimal appena descritte, peccato che passi spesso il messaggio che basti disporre di capi intercambiabili fra loro, senza prendere in considerazione la loro provenienza.

Tendenze moda autunno inverno 2023-24

Uno sguardo alle tendenze moda autunno inverno 2023/24

Durante l’ultima edizione della Fashion Week di Milano dedicata alle proposte per il prossimo inverno, la cosa che è più saltata all’occhio è che gli abiti oltre che belli erano sopratutto portabili. Molti hanno parlato di “Reset” da tutti gli eccessi degli ultimi anni, perché la moda funziona soprattutto quando viene venduta, non solo quando va sui social e quindi finalmente si torna ad apprezzare gli abiti sartoriali, ben fatti ed eleganti.

Il protagonista di questa Fashion Week è stato sicuramente Giorgio Armani, che ha puntato sull’aspetto sartoriale e sensuale, due termini apparentemente opposti, ma che nella realtà viaggiano insieme armoniosamente.

Anche le sfilate della settimana moda uomo per le tendenze autunno inverno 2023/24 hanno visto un ritorno alla semplicità e alla razionalità, il focus principale era posto sulla confezione e manifattura dei capi rispetto che sulla performance. Una vera e propria esplorazione della fragilità, con capi sartoriali posti su torsi nudi e non su camicie e rigide cravatte.

Tendenze moda uomo autunno inverno 2023-24

Dalle stravaganti tendenze al minimalismo

Probabilmente per il post-pandemia ci aspettavamo il ritorno di una forte energia mondana, in realtà è stata posta molta enfasi sull’ambiente domestico e sul comfort, certamente questo è dovuto al nostro bisogno di rassicurazioni visto il mondo incerto in cui viviamo attualmente.

Miuccia Prada si è così espressa a riguardo “Nei momenti seri bisogna lavorare seriamente e responsabilmente, non può esserci spazio per la creatività inutile, la creatività ha senso ed è utile solo quando si scopre qualcosa di nuovo.”

Durante la pandemia l’industria del lusso è esplosa, i trend erano estremamente colorati, massimalisti con l’abbinamento di diversi gioielli e accessori. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare questo cambio non sarà netto, infatti ci sono dei brand e delle tendenze che vanno quasi completamente contro corrente, oltretutto ci saranno sempre persone che avranno il proprio stile che sia particolarmente stravagante o meno. Tuttavia, piano piano vediamo dei cambiamenti, diversi consumatori stanno optando per capi senza tempo preferendo la qualità dei propri abiti rispetto alla loro quantità. La moda a cui ci siamo oramai abituati era ottimizzata per stupire e performare bene attraverso uno schermo, dunque è comprensibile che questo approccio ci appaia “vuoto”.

Alcune immagini delle tendenze primavera estate 2022:

Tendenze moda primavera estate 2022

Questo cambiamento è già avvenuto in passato?

Questo fenomeno è più costante di quel che si pensi, gli esempi più eclatanti sono il minimalismo anni ’90 dopo la moda stravagante data dal forte consumismo negli anni ’80, oppure la recessione del 2008 che ci ha riportati a una moda minimal in seguito alla così detta estetica “Y2K” degli anni 2000. La recessione economica non è di certo una novità, infatti tornando ancora più indietro nella storia troviamo ovviamente altri esempi, come la moda anni ’30 dopo il crollo di Wall Street.

In conclusione, ci sono diverse opinioni a riguardo, siccome i corpi delle donne riflettono i trend della moda c’è chi è preoccupato per un possibile ritorno dell’Heroin Chic, c’è chi pensa invece che gli stilisti non abbiano più idee o siano diventati pigri. La verità è che la moda, la politica e l’economia camminano sempre mano nella mano, dunque siamo di fronte a un semplice cambiamento ciclico e naturale della nostra società.

Bacheche Pinterest:

“Everything in fashion is connecting with everything” – Devil wears Prada

Cosa sta succedendo sui social? – Tendenze moda autunno inverno 2023/24

Sui social, in particolare su TikTok, si parla di Recession Core, termine che indica le tendenze che coinvolgono moda, design e beauty riflesse al periodo di recessione economica. Gli utenti si chiedono perché lo stile dei principali influencer sia sempre più minimal e tutto si stia tingendo di colori neutri. Lo stesso vale per i Beauty Trends, ultimamente si parla sempre più di “Clean Girl” e “Natural Look” per realizzare dei trucchi apparendo il più naturali e semplici possibile.

Inoltre sempre più spesso si assiste a discussioni degli utenti riguardanti la funzionalità degli abiti, pretendendo da questi che siano portabili nella realtà e non solo belli da vedere su Instagram. Infatti, questo mostra come si stia iniziando a fare più attenzione alla costruzione dei capi soprattutto se questi supportano un meccanismo di viralità che porta solo a grandi sprechi.

Anche il mondo dello spettacolo sta seguendo questa tendenza, infatti durante gli ultimi Golden Globes, diverse celebrità si sono presentate totalmente prive di gioielli o vestiti eccessivamente sgargianti. D’altronde molti utenti sui social lamentano il fatto che questa è solo un’opportunità delle celebrità per “travestirsi da poveri” definendolo “Relatability Scam”. Dopotutto, questo cambiamento comporta una certa difficoltà nel determinare uno status di una persona dai capi che indossa, in quanto nei tempi di crisi economica si tende a evitare di mostrare eccessivamente il proprio essere benestanti.

Senza filtri, il social del momento

Questo cambiamento è abbastanza evidente non solo grazie a quello che succede nelle piattaforme, ma anche a come vengono utilizzate quest’ultime. Le persone hanno sempre meno pazienza nel consumare informazioni futili e senza senso, infatti ci si aspetta dai creators dei contenuti sempre più elaborati e di valore. Allo stesso momento si ricerca sempre di più l’autenticità, questo è dimostrato anche dal successo in crescita di applicazioni, per esempio BeReal. In sintesi, si tratta di un social dove gli utenti, per vedere le foto dei propri amici, devono scattare una foto senza filtri con fotocamera interna ed esterna allo stesso momento. Fino a qualche tempo fa sarebbe stato quasi impensabile un ritorno al mostrarci senza filtri, eppure è proprio questa la tendenza del momento.

BeReal Social

6 consigli essenziali per un guardaroba semplice ed elegante:

1 – Capsule wardrobe

Il consiglio migliore per prepararsi a questo cambiamento di mercato è quello di crearsi una capsule wardrobe, ovvero il concetto di possedere dei capi intercambiabili fra loro, creando un numero elevato di outfit limitando tutto quello che andremmo a utilizzare raramente. L’importante è che i capi siano effettivamente versatili, privi di loghi o stampe troppo particolari, ma soprattutto durevoli nel tempo, sia in termini di materiali e manifattura che in termini di versatilità.

2 – Cambiare modalità di acquisto

Acquistare dell’abbigliamento indipendentemente dalla provenienza porta al rischio di comprare capi di bassa qualità, dovendoli ricomprare più spesso portando a sprechi inutili. Chiaramente questo è l’obiettivo delle grandi aziende che producono abiti fast fashion, per questo per evitare di cadere di nuovo in questa trappola la cosa migliore è cambiare il nostro modo di acquistare e prendendo più coscienza di ciò che compriamo.

3 – Definire il proprio stile personale

Per andare in questa direzione è importante definire il nostro stile, capire cosa ci caratterizza e scegliere quali particolarità mostrare di più. Le possibilità sono diverse, possiamo puntare sui diversi tipi di tessuti, sui contrasti cromatici e sugli accessori. Può essere utile fare qualche ricerca e crearsi una bacheca su piattaforme come Pinterest dove raccogliere foto di outfit che possono ispirarci. Avere uno stile definito riduce la possibilità di comprare capi che resteranno nell’armadio per anni inutilizzati di conseguenza risparmieremo denaro e spazio.

4 – Scegliere i capi in base alla qualità

È importante investire in abiti senza tempo che dureranno per anni, scegliendo in base alla qualità dei materiali. Un guardaroba funzionale, pratico e minimale è composto da capi classici dai tessuti naturali, colori neutri e abbellimenti minimi che possono essere mischiati fra loro creando dei look interessanti e moderni se abbinati ad accessori e pezzi più ricercati. Se la qualità dei tessuti è abbastanza elevata i vestiti possono durare molti anni, i capi fast fashion sono realizzati principalmente in fibre sintetiche derivanti dal petrolio che, oltre a essere meno durevoli, non sono adatte a restare a contatto con la nostra pelle.

5 – Cura e riparazioni dei capi d’abbigliamento

Il fast fashion con i suoi prezzi ridotti ci ha abituati a sostituire i capi talmente spesso che appena notiamo un difetto o uno strappo non ce ne preoccupiamo perché “tanto al massimo si ricompra”. Quando compriamo degli abiti o delle scarpe più costose invece, facciamo molta più attenzione a non rovinarli per non dover ripetere quell’acquisto, prima dell’avvento del fast fashion questo pensiero si faceva anche con gli abiti di tutti i giorni. Su internet esistono diversi tutorial che possono aiutare anche i meno esperti a realizzare delle piccole riparazioni, è importante avere più cura dei nostri abiti e in caso di qualche danno provare a sistemarli piuttosto che sostituirli.

6 – Puntare su capi sartoriali e self-made

Per chi è più creativo e manuale può sperimentare provando a confezionare i propri capi o anche semplicemente a personalizzare quelli vecchi per renderli più attuali e particolari. Chi ne ha la possibilità può anche optare per dei capi sartoriali realizzati su misura, in questo caso la qualità e la vestibilità saranno sicuramente più elevate.

Conclusione: È davvero così negativo questo ritorno al minimalismo?

 

Questi cambiamenti fanno parte del ciclo naturale della moda e del cambiamento umano, sostanzialmente era inevitabile. Quello attuale è un periodo di eccessi estremi e questo cambiamento ha un potenziale positivo da un punto di vista di sostenibilità e ci porterà sicuramente a compiere acquisti più consapevoli. Nonostante possa sembrare il contrario porterà diverse persone a scoprire il proprio stile e la propria personalità.

La presenza sempre più frequente del fast fashion nelle nostre vite ci ha resi troppo influenzabili dalle tendenze e di conseguenza i cambi di guardaroba negli ultimi anni erano sempre più estremi e veloci. Con molta probabilità il fast market continuerà a proporre una propria versione più accessibile di quello che accade sulle passerelle per cercare di vendere il più possibile, per questo è importate acquistare in modo consapevole. La sfida più difficile è quella di utilizzare la creatività per distinguersi in un mondo minimalista, è sicuramente più facile emergere con uno stile particolarmente stravagante, è più complicato farlo quando si hanno a disposizione capi più semplici e basici.

“In difficult times, fashion is always outrageous.” – Cit. Elsa Schiaparelli